Petitot di Parma

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Il Casino Petitot è considerato uno dei primi “caffè” d’Italia. La sua costruzione risale al 1766 e si inserisce nei lavori di restauro dello Stradone Farnesiano, voluti dal primo ministro borbonico Du Tillot per renderlo simile ai boulevard parigini.

L’edificio venne realizzato da Ennemond Petitot, architetto della corte ducale, e venne inaugurato nel 1766. Il Casino chiude ad est lo Stradone e fu concepito fin dall’inizio come struttura aperta al pubblico. L’Architetto Ennemond-Alexandre Petitot era portatore di idee innovative dalla Francia, che nel XVIII secolo dominava il mondo culturale europeo. In effetti, il Casino rispondeva ai nuovi bisogni della popolazione colta di uno stato moderno: luogo di ritrovo e di conversazione, casa della musica, bottega ove si poteva gustare la bevanda che più di ogni altra caratterizzò e favorì la socializzazione dei ricchi borghesi e degli intellettuali, dei nobili e dei dignitari del Settecento.

Dopo una tranquilla passeggiata in carrozza, lungo un boulevard finalmente degno di una grande città europea, in mezzo al verde della campagna che circondava le mura rinascimentali, i notabili della città si ritrovavano così, per la prima volta nella Storia di Parma, fuori dai salotti privati, in un luogo pubblico. Attualmente il piccolo edificio in stile neoclassico è ancora luogo di incontro di vari club e centri musicali.